domenica 30 marzo 2014

M.I.L.F. (musica indipendente letteratura filosofia) # 3 >>>martedì 8 aprile>>> LARSSEN performance live + dj set / Street Art del riciclo di Roberto Gentili


"Elettronica o meno, la musica è una disciplina che viene fuori tramite l’organizzazione di suoni" (Larssen).

Dopo l'intenso incontro con Emidio Clementi e l'emozionante showcase di Bob Corn, M.I.L.F., la rassegna di musica indipendente letteratura filosofia, organizzata dal FILO DI SOPHIA, giunge al suo terzo appuntamento, rischiando di trasformarsi in G.I.L.F (granny i'd like to fuck, n.d.r.).
Martedì 8 APRILE ore 21 (aula F2 cubo 18C UNICAL, as usual), in collaborazione con quei bravi ragazzi di SocaBeat (from Radio Ciroma), avremo il piacere di ospitare quel poliedrico artista che risponde allo pseudonimo di LARSSEN, producer e remixer attivo da quasi 20 anni, marito e amante del suono elettronico.
Una performance live che vi scalderà l'anima, seguita da un dj set che vi scalderà i muscoli, durante il quale anche bocche e stomaci troveranno la solita soddisfazione.
In più, per allenare anche un po' gli occhi, la mostra "Street Art del riciclo" del talentuoso grapich designer cosentino Roberto Gentili (per farvi un'idea: http://www.behance.net/robertogentili).

******************************
LARSSEN

Larssen (Gabriele Panico) inizia ad esplorare i sentieri della musica elettronica a metà degli anni’90. All’attività di dj si affianca presto l’esplorazione per tecniche e macchine che hanno rivoluzionato la club music e le dancehall: sampling, overdubbing, le Roland 303 e 808, i synths analogici e gli inseparabili nastri magnetici. Si è esibito, in djset e in performance live, in numerosi festival in tutta Europa e nei Balcani. Ha condiviso il palco con diversi pionieri del suono elettronico. Infaticabile producer e remixer, ha prodotto per importanti etichette continentali. Discograficamente attivo fin dagli inizi del 2000 con gli album “Policiescu” e “We believe in the cosmodomestic music power”, con cui inizia a presenziare in festival e network continentali. Dal 2008 collabora con la Pocket Panther Records dando alle stampe diversi singoli fino al 2012, anno in cui pubblica l’album “Pninism”, promosso da Puglia Sounds, catturando l’attenzione di diversi network: da BBC 1 (UK) a Generation Bass (USA). Divenuto resident dj nell’importante network londinese Nasty FM, diverse testate specializzate (Resident Advisor, Rolling Stone Magazine, Rumore, Blow Up) lo definiscono “un pioniere della bass music made in Italy, un vero e proprio ambasciatore del suono italico nelle più importanti piattaforme europee”. Nell’ottobre del 2012 si è esibito al Koko di Londra, al Ripperton di Brighton e all’Alltone di Brixton ed è stato ospite speciale di Radio Rai per la serie RAI Mixes; il mese successivo porta a termine una nuova tournèe in Albania, Kosovo e Serbia, fino all’apparizione sul palco principale del Medimex in dicembre. La sua suonatissima “Basso Dirige Nos” viene inclusa in numerose compilation specializzate, tra cui quella di XL di Repubblica del 2012 e dalla francese TSUGI. Oltre ai network britannici, nel 2013 riprende la sua attività live radiofonica con la rubrica “Larssen Box” nel format Soca Beat di Radio Ciroma. Nel maggio 2013, la compilation Mixology 002 (circuito radio Popolare Firenze) ospita una sua nuova track “Almanzo”. In agosto, alla guida della Popoli Orchestra, lavora con Lee “Scratch” Perry e pubblica il nuovo ep “Maputo Hifi”. Sul finire del 2013, diviene guest dj del network londinese Bassport.FM e la storica rivista Universal Underground di Detroit lo ospita per il suo ambitissimo Mix CD. Il suo 2014 si apre con una serie di live e conferenze sulla musica elettronica a Tirana, Marsiglia e Vienna. Come Gabriele Panico è altresì attivo come compositore e sperimentatore dei linguaggi più accademici e d’avanguardia: nel 2012 la PPR pubblica l’album “Soundcarraldo” in cui vengono raccolte alcune sue recenti esecuzioni nel circuito della musica contemporanea; nel 2013 la tedesca Enharmonia pubblica “Der Abschied Retape”, uno studio sulla musica di Gustav Mahler. E’, inoltre, autore di numerose colonne sonore per il cinema e la video arte (Rai Cinema, Fandango, Fuori Orario, Bizef, Erafilm, Rai 3, La7 e molti altri).

LINK AUDIO:

OFFICIAL VIDEO CLIP:

RECENT INTERVIEWS:

*****************************
M.I.L.F. (musica indipendente letteratura filosofia)

Rivendicare, oggi, il proprio essere “indipendenti” (che si parli di case editrici, gruppi musicali, progetti artistici di ogni sorta) evoca fantasmi radical chic che stentano ad abbandonare le nostre città, sempre più infestate dal vecchio demone dell’estetizzazione. Alberga una strana e perniciosa tendenza in ciò che definiamo “indipendente”: da un lato, si aspira alla più totale autonomia e originalità, ma, paradossalmente, dall’altro, si fa ricorso a una serie di immagini, segni, giochi visivi, concetti, simboli culturali, che, tutti insieme, formano un apparato di convenzioni immediatamente e chiaramente riconoscibile da spettatori e fruitori. Che senso ha, quindi, scomodare la parola “indipendente” in questo sconfortante quadro di abulia creativa spacciata, tuttavia, per oro colato? 
IL FILO DI SOPHIA, dal suo avamposto decentrato e periferico, contesta questo ridicolo approccio che ha trasformato l'originario significato di “indipendente” in un cartello modaiolo di bassa lega. “Indipendente” vuol dire auto-gestione, auto-finanziamento, auto-produzione, possibilità d’espressione senza vincoli, libera circolazione delle idee, senza alcun marchio di fabbrica, difesa di visioni del mondo alternative rispetto all’egemonia culturale esercitata violentemente dai circuiti ufficiali, valorizzazione dei giovani talenti, dare voce a chi non ce l’ha, offrire gratuitamente contenuti inediti, contribuire a ricostruire il frammentato tessuto sociale, fungendo da spoletta tra città e università, pur non essendo riconducibili, una volta per tutte, né all’una né all’altra. 
Così, abbiamo pensato di dare vita a M.I.L.F., una rassegna indipendente che possa, innanzitutto, recuperare il coinvolgimento attivo degli studenti, anche fuori del orario curriculare, nonché riallacciare i rapporti tra università e città. Vivere l’università come mero luogo di apprendimento didattico non è più sufficiente, così come un’università che non dialoga con il territorio su cui è nata e fiorita rappresenta uno spazio vuoto, destinato a morire. In questo senso, anche la scelta del titolo, un acronimo simpatico e accattivante, può giocare a favore di un più ampio coinvolgimento di persone. M.I.L.F. è il simbolo di ciò che è maturo, ma non ancora datato, di ciò che è insoddisfatto, ma ancora attraente, di ciò che sembra irraggiungibile, ma, proprio per questo, sobilla le fantasie più ardite. È un gioco d’immaginazione M.I.L.F., un invito “spinto” alla creatività, un tentativo di abbattere le distanze. In quest’ottica, musica, letteratura, arte e filosofia non possono più rappresentare dame di compagnia con cui trastullarsi per ammazzare il tempo, ma incarnano i viatici attraverso cui “ripensarlo” questo nostro tempo. 

*****************************

Grazie di cuore a Gianluca Gallo Francesco Cristiano Marcello Farno

LARSSEN performace live + dj set
and "Street Art del riciclo" mostra di Roberto Gentili
martedì 8 aprile ore 21
aula F2 cubo 18C UNICAL

per info: 

PARTECIPA!

IL FILO DI SOPHIA

mercoledì 12 marzo 2014

M.I.L.F. (musica indipendente letteratura filosofia) # 2 >>> martedì18marzo >>> BOB CORN showcase / Love turns around / da San Martino Spino a Rende


"You love the wind / It blows your hair / You love the sun / It burns your skin / You walk away and do not look back" (Bob Corn).

Dopo lo splendido e partecipato incontro con Emidio Clementi dedicato alla *letteratura*, M.I.L.F., la rassegna indipendente di musica letteratura e filosofia, ideata e organizzata dal FILO DI SOPHIA, torna in pista per il suo secondo appuntamento, questa volta tutto incentrato sulla *musica*.
Martedì 18 MARZO ore 21:00 (aula F2 cubo 18C UNICAL, ormai sapete) avremo il piacere di ospitare quell'amorevole e geniale cantautore che risponde al nome di BOB CORN. Folk singer nostrano dalla poetica intensa e vibrante, che trasuda amore e passione da tutti i pori. Love turns around, appunto, da quel di San Martino Spino, su in Emilia, fin quaggiù, nella nostra università, per un live emozionale che vi scarnificherà.
Lo showcase sarà introdotto da una breve chiacchierata con l'artista, occasione propizia per ragionare, con chi la pratica ogni giorno da anni, sul concetto di "indipendenza".
A seguire ancora tutti insieme con BOB CORN per il MANGIA&BEVI e il solito momento di convivialità.

******************************
BOB CORN

Un sound suggestivo e parole che arrivano al cuore.
Questi è Bob Corn, l'uomo con la chitarra. San Martino Spino è una frazione di Mirandola, comune del modenese immerso nel verde e luogo di nascita (nel 1968) di Tiziano 'Tizio' Sgarbi in arte Bob Corn. Nonostante la dimensione rurale in cui cresce, il ragazzo individua subito nel mondo della musica la strada da intraprendere, inizialmente dietro le quinte come organizzatore di show, festival e tour per band emergenti, e poi come discografico indipendente con l'etichetta Fooltribe, che negli anni successivi scopre e lancia diversi artisti.
Ma il ruolo di addetto ai lavori apprezzato e rispettato non basta a Sgarbi, che presto sente l'esigenza di comporre personalmente la propria musica. I suoi primi scritti e componimenti risalgono al 2001 ed è proprio in quel periodo che nasce Bob Corn, l'alter ego che soddisfa le sue urgenze creative, mentre il più regolare Tiziano continua a rivestire le funzioni di sempre.
Con la sua inseparabile chitarra acustica e i suoi testi sull'amore e sulle persone, Bob inizia ad esibirsi in giro per l'Italia dividendo il palco con gruppi quotati come One Dimensional Man e Xiu Xiu. Nel 2003 l'artista incide su disco quello che lui stesso definisce 'sad punk' anche se di punk ha davvero poco. Nasce così "Sad Punk And Pasta For Breakfast", un album genuino e puro in cui voce e chitarra emozionano in modo spontaneo e diretto, con echi non troppo lontani di Will Oldham ma anche di Damien Jurado e Devendra Banhart.
Dopo molti concerti, anche all'estero, Bob Corn torna in studio di registrazione per "Songs From The Spiders House" (2006), che riprende il discorso introdotto dal primo disco e lo sviluppa con pezzi folk bucolici e brani country, parole semplici che si muovono su una chitarra pizzicata con maestria.
Con l'album "We Don't Need The Outside", uscito nel 2007, Bob Corn raggiunge anche un buon successo grazie a 10 tracce folk, originali e personali, che scaldano il cuore. 
Nel 2009, invece, esce "From the Wooden Floor", un piccolo gioiellino fatto di amori di sospiri di filastrocche di rime baciate e colline emiliane innevate.
Ultima fatica discografica (2011) è "The Watermelon Dream". Un album bellissimo, in ognuno dei suoi venti minuti. Sette canzoni che godono della solita delicatezza, accostata questa volta ad una inaspettata cura tecnico-formale. L'attenzione dedicata alle strutture di queste canzoni è evidente, e dimostra finalmente un'attitudine compositiva difficile da non apprezzare, soprattutto trattandosi di un autore che, come dicevamo, non si è mai distinto per particolari doti sperimentali. Tralasciando il pezzo d'apertura, probabilmente quello più facile da incasellare negli schemi del cantautore, il resto del lavoro si distingue per una ricercatezza musicale in grado di soddisfare l'aspetto sensibile ed emotivo quanto quello più tecnico e stilistico. Splendide le soluzioni orchestrali in "Lost and found", con un lamento di archi ad accompagnare il verso malinconico del cantante, o le seconde voci, azzeccatissime, in "August rains Rhymes" e "Love turns around": nel primo caso chiamate a colorire in modo leggero, nel secondo a conferire autorità con dolci e violente esplosioni liriche. Scelte formali, insomma, che calcano con maggior decisione i confini neo-folk della canzone del modenese, conferendo ai pezzi una maturità ed un riconoscimento artistico più obiettivo e condivisibile. Per il resto, Bob Corn è Bob Corn e lo conosci già: versi nostalgici, amori irrisolti, distanze mai colmate. Sorrisi, nonostante tutto. Parole silenziose, che fissano la lente sui particolari e su questi costruiscono chilometri di papiri idealistici. Perché se tutto si frantuma nei trambusti giornalieri e nelle nostre megalomanie quotidiane, lui percepisce l'antidoto al tempo nell'accortezza trasparente verso le piccole cose. La malinconia, l'allegria spicciola, la capacità liberatoria della scrittura. Bob Corn è tutto questo, già sai, e spendere altre parole sembra inutile. Ora mi svuoto le tasche e vado via. Com'era quella frase di Miller: «non ho soldi, né risorse, né speranze. Sono l'uomo più felice del mondo». Puoi ripetertela?

****************************
M.I.L.F. (musica indipendente letteratura filosofia)

Rivendicare, oggi, il proprio essere “indipendenti” (che si parli di case editrici, gruppi musicali, progetti artistici di ogni sorta) evoca fantasmi radical chic che stentano ad abbandonare le nostre città, sempre più infestate dal vecchio demone dell’estetizzazione. Alberga una strana e perniciosa tendenza in ciò che definiamo “indipendente”: da un lato, si aspira alla più totale autonomia e originalità, ma, paradossalmente, dall’altro, si fa ricorso a una serie di immagini, segni, giochi visivi, concetti, simboli culturali, che, tutti insieme, formano un apparato di convenzioni immediatamente e chiaramente riconoscibile da spettatori e fruitori. Che senso ha, quindi, scomodare la parola “indipendente” in questo sconfortante quadro di abulia creativa spacciata, tuttavia, per oro colato? 
IL FILO DI SOPHIA, dal suo avamposto decentrato e periferico, contesta questo ridicolo approccio che ha trasformato l'originario significato di “indipendente” in un cartello modaiolo di bassa lega. “Indipendente” vuol dire auto-gestione, auto-finanziamento, auto-produzione, possibilità d’espressione senza vincoli, libera circolazione delle idee, senza alcun marchio di fabbrica, difesa di visioni del mondo alternative rispetto all’egemonia culturale esercitata violentemente dai circuiti ufficiali, valorizzazione dei giovani talenti, dare voce a chi non ce l’ha, offrire gratuitamente contenuti inediti, contribuire a ricostruire il frammentato tessuto sociale, fungendo da spoletta tra città e università, pur non essendo riconducibili, una volta per tutte, né all’una né all’altra. 
Così, abbiamo pensato di dare vita a M.I.L.F., una rassegna indipendente che possa, innanzitutto, recuperare il coinvolgimento attivo degli studenti, anche fuori del orario curriculare, nonché riallacciare i rapporti tra università e città. Vivere l’università come mero luogo di apprendimento didattico non è più sufficiente, così come un’università che non dialoga con il territorio su cui è nata e fiorita rappresenta uno spazio vuoto, destinato a morire. In questo senso, anche la scelta del titolo, un acronimo simpatico e accattivante, può giocare a favore di un più ampio coinvolgimento di persone. M.I.L.F. è il simbolo di ciò che è maturo, ma non ancora datato, di ciò che è insoddisfatto, ma ancora attraente, di ciò che sembra irraggiungibile, ma, proprio per questo, sobilla le fantasie più ardite. È un gioco d’immaginazione M.I.L.F., un invito “spinto” alla creatività, un tentativo di abbattere le distanze. In quest’ottica, musica, letteratura, arte e filosofia non possono più rappresentare dame di compagnia con cui trastullarsi per ammazzare il tempo, ma incarnano i viatici attraverso cui “ripensarlo” questo nostro tempo. 

***************************

Un ringraziamento particolare al nostro Gianluca Gallo 

BOB CORN showcase
Love turns around
da San Martino Spino a Rende 
martedì 18 marzo ore 21:00
aula F2 cubo 18C UNICAL

per info: 
ilfilodisophia@gmail.com
ilfilodisophia.blogspot.it
facebook.com/ilfilodisophiaunical

PARTECIPA!

IL FILO DI SOPHIA

lunedì 3 marzo 2014

M.I.L.F. (musica indipendente letteratura filosofia) #1 >>> martedì4marzo >>> Dal primo all'ultimo Dio / Storie tra musica e scrittura / Incontro con EMIDIO CLEMENTI


"Dire qualcosa mentre si è rapiti dall'uragano / ecco l'unico fatto che possa compensarmi di non essere io l'uragano" 
(Emidio Clementi)

Martedì 4 marzo ore 19:30 (aula F2 cubo 18C UNICAL) in scena il primo atto di M.I.L.F., la rassegna indipendente di musica letteratura e filosofia organizzata dal FILO DI SOPHIA, che si snoderà attraverso i mesi di marzo, aprile e maggio a suon di scrittori, musicisti e filosofi. 
Primo ospite della rassegna EMIDIO CLEMENTI, scrittore e leader dello storico gruppo musicale MASSIMO VOLUME. 
"Dal primo all'ultimo Dio", storie tra musica e scrittura, appunto, per raccontare una lunga parabola che dai testi musicali ha portato Emidio dritto nell'universo della narrazione, del romanzo.
Un incontro pubblico, un'operazione a cuore aperto, un'occasione irripetibile per conoscere uno dei più influenti personaggi della musica indipendente italiana.
Poi momento convivialità con il MANGIA&BEVI e buona musica.
E il giorno dopo, ci spostiamo tutti in massa al Teatro Auditorium dell'Unical per passare dalle parole ai fatti.

******************************

EMIDIO CLEMENTI

Scrittore e musicista, fondatore e voce del gruppo musicale MASSIMO VOLUME, ha esordito, come scrittore, con "Gara di resistenza" (raccolta di racconti di ispirazione autobiografica, 1997). Successivamente ha pubblicato i romanzi "Il tempo di prima" (Enrico si reca in un hotel in un paese sperduto sugli Appennini, popolato di altri personaggi, come lui, in fuga dal loro passato, 2000), "La notte del Pratello" (Emidio Clementi racconta la sua esperienza con gli incredibili personaggi reali di Via Del Pratello, la strada-simbolo di un quartiere di Bologna ricco di fermento popolare e culturale nella prima metà degli anni '90, 2001), "L'ultimo dio" (Emidio Clementi racconta la sua prima giovinezza a San Benedetto Del Tronto, il girovagare che lo porta anche in Svezia, e l'approdo a Bologna dove scopre Carnevali e fonda i Massimo Volume, 2004), "Matilde e i suoi tre padri" (Laura e Arturo e la Bologna del Movimento. La West Coast dal sogno hippy all'incubo eroina. Il ritorno di Laura a Bologna con la loro figlia Matilde, che cresce desiderando normalità e stabilità. Gli altri uomini di Laura e il ritorno di Arturo, che cerca di recuperare un rapporto con la figlia, 2009).
Il suo ultimo romanzo, "La ragione delle mani", uscito nel 2012, è un viaggio tra personaggi immaginari e reali, una serie di ritratti e dialoghi caratterizzati da un'intimità che rivela invece di nascondere, mettendo a fuoco paure, ossessioni e slanci.

*************************

M.I.L.F. (musica indipendente letteratura filosofia)

Rivendicare, oggi, il proprio essere “indipendenti” (che si parli di case editrici, gruppi musicali, progetti artistici di ogni sorta) evoca fantasmi radical chic che stentano ad abbandonare le nostre città, sempre più infestate dal vecchio demone dell’estetizzazione. Alberga una strana e perniciosa tendenza in ciò che definiamo “indipendente”: da un lato, si aspira alla più totale autonomia e originalità, ma, paradossalmente, dall’altro, si fa ricorso a una serie di immagini, segni, giochi visivi, concetti, simboli culturali, che, tutti insieme, formano un apparato di convenzioni immediatamente e chiaramente riconoscibile da spettatori e fruitori. Che senso ha, quindi, scomodare la parola “indipendente” in questo sconfortante quadro di abulia creativa spacciata, tuttavia, per oro colato? 
IL FILO DI SOPHIA, dal suo avamposto decentrato e periferico, contesta questo ridicolo approccio che ha trasformato l'originario significato di “indipendente” in un cartello modaiolo di bassa lega. “Indipendente” vuol dire auto-gestione, auto-finanziamento, auto-produzione, possibilità d’espressione senza vincoli, libera circolazione delle idee, senza alcun marchio di fabbrica, difesa di visioni del mondo alternative rispetto all’egemonia culturale esercitata violentemente dai circuiti ufficiali, valorizzazione dei giovani talenti, dare voce a chi non ce l’ha, offrire gratuitamente contenuti inediti, contribuire a ricostruire il frammentato tessuto sociale, fungendo da spoletta tra città e università, pur non essendo riconducibili, una volta per tutte, né all’una né all’altra. 
Così, abbiamo pensato di dare vita a M.I.L.F., una rassegna indipendente che possa, innanzitutto, recuperare il coinvolgimento attivo degli studenti, anche fuori del orario curriculare, nonché riallacciare i rapporti tra università e città. Vivere l’università come mero luogo di apprendimento didattico non è più sufficiente, così come un’università che non dialoga con il territorio su cui è nata e fiorita rappresenta uno spazio vuoto, destinato a morire. In questo senso, anche la scelta del titolo, un acronimo simpatico e accattivante, può giocare a favore di un più ampio coinvolgimento di persone. M.I.L.F. è il simbolo di ciò che è maturo, ma non ancora datato, di ciò che è insoddisfatto, ma ancora attraente, di ciò che sembra irraggiungibile, ma, proprio per questo, sobilla le fantasie più ardite. È un gioco d’immaginazione M.I.L.F., un invito “spinto” alla creatività, un tentativo di abbattere le distanze. In quest’ottica, musica, letteratura, arte e filosofia non possono più rappresentare dame di compagnia con cui trastullarsi per ammazzare il tempo, ma incarnano i viatici attraverso cui “ripensarlo” questo nostro tempo. 

***************************

Un grazie particolare a Loredana Ciliberto ed Ester Apa 

DAL PRIMO ALL'ULTIMO DIO
storie tra musica e scrittura
incontro con EMIDIO CLEMENTI
martedì 4 marzo ore 19:30
aula F2 cubo 18C UNICAL

per info: 
ilfilodisophia@gmail.com
ilfilodisophia.blogspot.it
facebook.com/ilfilodisophiaunical

INGRESSO GRATUITO

PARTECIPA!

IL FILO DI SOPHIA