sabato 28 maggio 2011

IL FILO DI SOPHIA PRESENTA: MOSTRARSI (esposizione foto più The Sick Dogs in concerto) MARTEDI' 31 MAGGIO ORE 19,30



Appuntamento impedibile quello di questa settimana del Filo di Sophia. Avremo il piacere di ospitare le fotografie di Alessia Musolino (fresche di esposizione in quel di Firenze) e, prima visione assoluta per il Filo, concerto LIVE di musica rock, in compagnia dei The Sick Dogs, al secolo Serena Sinopoli (voce), Nicola Comerci (chitarra), Piero Rago (basso).Ci sarà tanto caldo e tanto da bere...sarà una festa di musica, parole ed immagini!!!

Brevi cenni biografici su Alessia e presentazione dell'esposizione, intitolata emblematicamente "Mostrarsi":

Alessia Musolino nasce nel 1988 a Milano da genitori calabresi per poi trasferirsi due anni dopo a Decollatura (CZ) dove tuttora vive con la famiglia.
Lì frequenta il liceo scientifico diplomandosi col massimo dei voti, e dal 2006 è iscritta alla facoltà di Ingegneria edile- architettura dell’Università della Calabria. Ai suoi studi deve la conoscenza della grafica e l’incontro col professore Ilario Principe, con cui oggi si trova ad esporre.
Vince nel 2005 le selezioni del concorso nazionale “Il Forum della Filosofia” a Bari e accede alla finale, che si tiene a Faenza.
Partecipa a due esperienze cinematografiche dirette dal prof. Ilario Principe, la prima nel 2007 con contributi nell’ambito della poesia, e la seconda, nel 2010, intervenendo con fotografie e poesie.
Arriva alla fotografia dalle arti figurative, che la vedono coinvolta fin da tenera età: a nove anni, infatti, partecipa alla sua prima estemporanea di pittura.
Disegno — specialmente chiaroscuro a matita e carboncino —, olio su tela, acrilici, acquerelli, vernici, poi la poesia , e infine la fotografia digitale: questo il percorso che è dietro al concepimento dei lavori presentati in questa sua prima mostra.
Nei suoi ritratti abbina la ricerca estetica sulle modelle con quella sulle ambientazioni — quasi sempre interni dal vago sapore retrò — creando un dialogo tra influenze figurative provenienti dalla storia dell’arte, paradisi perduti e sensazioni oniriche.
Il suo immaginario si compone di atmosfere sospese, situazioni al confine tra realismo e allegoria, che — come in uso nella poesia simbolista — più che ‘dire’, ‘fanno indice a’.
Il particolare trattamento del colore, che può dare una sensazione d’irrealtà — non “qui” o non “ora” —, è volto a creare suggestioni nell’osservatore, spingerlo ad oltrepassare la superficie dell’immagine e fermarsi appena al di sotto, per trovarvi una moltitudine di corrispondenze, quei misteriosi legami tra le cose che stanno proprio sulla soglia di un’impressione.

MOSTRARSI ovvero “Je est un autre”

L’idea che sta dietro alla concezione di questa esposizione ha a che fare proprio con l’atto del mostrarsi.
Essa nasce dalla necessità dell’artista di “vestirsi del proprio ritratto e dietro di esso affrontare il mondo”, e per far questo “bisogna che questo ritratto venga esposto” (Milan Kundera).
Un ritratto che, come in un mosaico, si compone di mille frazioni, mille piccoli ritratti i quali — tutti insieme visti da lontano — svelano il volto dell’autore, lo connotano.
E’ una mostra sulla molteplicità dell’identità e sui confini di questa.
Osservarsi dislocando i punti di vista per osservarsi meglio, a tutto tondo, cercarsi all’interno di certe espressioni, nel colore di una carnagione, nelle pieghe di un panneggio, trovarsi in uno sguardo mentre questo è già fuggito.
Mostrare per indagare le proprie possibilità che non si sono compiute, poiché ciascuno dei personaggi all’interno dei ritratti ha superato il confine — il confine oltre il quale finisce la propria individualità —, confine che l’artista può solo aggirare e da cui è fortemente attratto.
Mostrarsi non è dire se stessi, ma avvertire, ammonire che “io è un altro”.

I The Sick Dogs, invece, vi proporranno un repertorio di pezzi propri (Cornice, Genesi, Dream, In the Desert, Preghiera ed altri) più una serie di cover di cui vi anticipiamo solo Campo centrale di Giorgio Canali.
In sostanza il loro genere è rock con influenze blues, jazz, funky, progressive e influenze del rock alternativo italiano 80's e 90's.
Un gruppo giovane, dal gusto raffinato, che non vi deluderà, ma ci accompagnerà durante la serata tra una birra e l'altra.

I The Sick Dogs sono: Serena Sinopoli (voce), Nicola Comerci (chitarra), Piero Rago (basso).

DURANTE TUTTA LA SERATA MANGIA&BEVI GRATUITO!!!

VI ASPETTIAMO NUMEROSI MARTEDI' 31 MAGGIO A PARTIRE DALLE ORE 19,30 AULA F2 CUBO 18/C DIP. FILOSOFIA CON PRESENTAZIONE ED INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA ED A SEGUIRE CON IL LIVE MUSICALE...NON MANCATE!!!

FILODISOPHIA&LOVE

venerdì 20 maggio 2011

IL FILO DI SOPHIA PRESENTA: "Sternocleidomastoideo. Su René Magritte" LUNEDI' 23 MAGGIO ORE 20:00


Se nutrite sincera passione per i personaggi e le serate che mescolano sapientemente genio e follia, non potete perdere per nessuna ragione al mondo il prossimo roboante appuntamento del Filo di Sophia, dedicato all'arte e al pensiero di René Magritte. A tenerci compagnia con immagini e parole sarà l'eccentrico Marco Risadelli, che, in perfetto spirito surrealista, ha scelto di intitolare il suo seminario "Sternocleidomastoideo. Su René Magritte". Ma non finisce qui. Durante la serata sarà allestita un'esposizione di illustrazioni ispirate proprio alle opere pittoriche di Magritte, curata da Andrea Mannino, intitolata "Adesso ti amo".

Sentiamo come Marco ci introduce alla serata:

"René Magritte è tra i pittori novecenteschi più apprezzati e conosciuti. Tuttavia la sua arte, che solo da un punto di vista esteriore è definibile come pittorica, è facilmente equivocabile, sia perché viene letta esclusivamente come espressione del surrealismo, sia perché – motivazione più infima – le immagini più ricorrenti nelle sue opere, vedi la bombetta, si prestano facilmente a diventare dei feticci, i quali ostacolano un approfondimento teorico che vada al di là delle banali spiegazioni psicologiche concernenti la soggettività autoriale. Circa il secondo punto basti questo: Magritte non ha mai amato né le incursioni della psicoanalisi nel mondo dell’arte, né che i suoi quadri venissero interpretati. Ciò non implica però che Magritte sia un puro visionario esteta, in cui ciò che conta è il momento artistico (arte per arte), infatti, questo si limita ad essere mero strumento dell’espressione-vocazione del mistero.
Ebbene è del mistero che tenterò di parlare, a partire dagli scritti dell’artista, che, per quanto non sistematici, sono comunque pregni di alcune considerazioni teoriche, vero punto di riferimento del seminario. Questo sarà accompagnato dalla proiezione di alcune tele magrittiane, anche se, in linea di principio, una discussione su Magritte che faccia a meno di qualsiasi supporto plastico non sarebbe poi così assurda.
Si può cogliere ciò che Magritte intende per “mistero”per assonanza con la metafisica di De Chirico, per dissomiglianza con le espressioni più ingenue del surrealismo. La particolare relazione che intercorre tra mistero e semplice rappresentazione figurale sarà il motivo conduttore che seguirò, il quale porterà alla riflessione, o meglio, alla visione poetica e non mistica del nudo fatto che c’è qualcosa".

Eccezionalmente l'appuntamento di questa settimana è anticipato a LUNEDI' 23 MAGGIO ORE 20 AULA F2 CUBO 18/C DIP. FILOSOFIA UNICAL, per lasciare il meritato spazio al FRU, Festival delle radio universitarie, che si svolgerà nei giorni 24-25-26 maggio, cui vi invitiamo caldamente a partecipare numerosi!

MA, PRIMA DI TUTTO, SCALDIAMOCI CON UNA SERATA CHE SI PREANNUNCIA DENSA E SURREALE AL FILO DI SOPHIA LUNEDI' 23!

A SEGUIRE DIBATTITO E SOLITO MANGIA&BEVI!!!

VI ASPETTIAMO!!!

sabato 14 maggio 2011

IL FILO DI SOPHIA PRESENTA: "GLENN GOULD: UNA POLITICA DEL SUONO" MARTEDI' 17 MAGGIO ORE 20:00


"Occorre consentire all'artista di operare in segreto, per così dire, senza che egli debba preoccuparsi, o meglio ancora rendersi conto, delle presunte esigenze del mercato, le quali esigenze, se accolte con sufficiente indifferenza da un numero sufficiente di artisti, finirebbero semplicemente con lo scomparire"...parole infuocate, parole militanti pronuciate da Glenn Gould, compositore, pianista, clavicembalista e organista di... origine canadese, cui IL FILO DI SOPHIA è fiero di dedicare una serata che si preannuncia di assoluto interesse.

A menare le danze sarà Marco Gatto, dottorando di ricerca presso l'Università di Roma 3, che ha voluto intitolare il suo intervento "Glenn Gould: una politica del suono". Durante il seminario verrano proiettati alcuni video, testimonianze dirette delle straordianarie, creative, eccentriche interpretazioni pianistiche di Gould.

Ecco come Marco stesso ci introduce alla serata:
"L’immagine odierna di Glenn Gould si confonde tra quelle delle tante icone pop costruite dal mercato editoriale e discografico. Una certa pubblicistica tesa a esaltarne l’eccentricità e la radicale misantropia abbonda sugli scaffali delle librerie. Eppure non è esistito, nel secolo scorso, un pianista tanto consapevole della missione sociale della musica quanto Gould. Sensibile all’imbarbarimento dell’ascolto, teorizzato da Adorno negli anni Sessanta, Gould ha elaborato una strategia di resistenza culturale, proponendo un suono indistinguibile e carico di significati politici, al fine di raggiungere una sperata, quanto utopica, riconciliazione con il destinatario. Le sue proposte interpretative e le modalità con cui vengono consegnate al pubblico descrivono il profilo di un’artista dalla forte carica civile e dall’evidente propensione filosofica, capace di dare un contributo essenziale all’estetica musicale e alla filosofia del suono, e persino al materialismo e alla politica della cultura. Attraverso il magistero di Hegel, Marx e Adorno, si cercherà di attraversare il pensiero gouldiano, proponendone una lettura in chiave politica e antagonistica".


Una bibliografia minima per chi volesse approfondire l'argomento:

-Geoffrey Payzant, Glenn Gould. Music and Mind, Toronto, Key Porter, 1978

-Glenn Gould, L’ala del turbine intelligente. Scritti sulla musica, a cura di Tim Page, Milano, Adelphi, 1988

-Edward W. Said, Musical Elaborations, New York, Columbia University Press, 1991

-Glenn Gould, L’emozione del suono. Lettere 1956-1982, a cura di Luciana Coppini, Milano, Archinto, 1993

-Carmelo di Gennaro, Glenn Gould. L’immaginazione al pianoforte, Lucca, Lim, 1999

-Kevin Bazzana, Mirabilmente singolare. Racconto della vita di Glenn Gould, Roma, e/o, 2004

-Jonathan Cott, Conversazioni con Glenn Gould, Torino, Edt, 2009

-Marco Gatto, Glenn Gould: il suono materiale. Per un’estetica della resistenza, Ancona, Cattedrale, 2009

-Edward W. Said, Musica ai limiti, Milano, Feltrinelli, 2010
A SEGUIRE DIBATTITO, MANGIA&BEVI E SELEZIONE MUSICALE!!!
RIBADIAMO LE COORDINATE DELL'APPUNTAMENTO: MARTEDI' 17 MAGGIO ORE 20 AULA F2 CUBO 18/C DIP. FILOSOFIA UNICAL
ACCORRETE NUMEROSI...LA RESISTENZA E L'ANTAGONISMO PASSANO ANCHE DALLA MUSICA!!!

domenica 8 maggio 2011

IL FILO DI SOPHIA PRESENTA: "PRINCESS MONONOKE" MARTEDI' 10 MAGGIO ORE 19:30



Ancora un appuntamento dedicato al cinema ed all'arte per Il Filo di Sophia, dopo il grandissimo successo di pubblico ottenuto durante l'ultimo appuntamento dedicato ai Beatles ed al mondo del collage. Martedi' 10, infatti, andrà di scena uno dei capolavori di un maestro della Settima Arte del calibro di Hayao Miyazaki, vale a dire "PRINCESS MONONOKE". La presentazione del film verrà curata da Mario Scerbo. Ma non finisce qui......negli spazi antistanti l'aula verrà allestita una mostra fotografica con gli interessanti scatti di Serena Sinopoli.
A seguire, come tradizione vuole, goliardico mangia&bevi...

Ecco come Mario ci invita alla visione del film:
"L'arte surreale e diretta di un maestro dell'anime giapponese prende vita in un incalzante scontro tra la sete di dominio e progresso dell'uomo, e il
disperato tentativo di sopravvivenza della natura. A fare da cornice l'immancabile presenza della magia, che in questa pellicola dà vita a spiriti e demoni incarnati nelle creature della foresta.
Film d'animazione per intenditori, che sfrutta la semplicità del "manga" per
una importante denuncia sociale..."

Qualcosa in più, invece, sul maestro Miyazaki:
La prima volta che abbiamo incontrato Hayao Miyazaki è stato quando, sui nostri teleschermi, hanno cominciato a trasmettere i suoi cartoni animati seriali. Allora come adesso, il suo rigore e una certa severità nel tratto erano i suoi principali segni distintivi, così come lo era la sua affabilità con le storie trattate e, quindi, anche con lo spettatore. Poi è cambiato ed è diventato diverso, più colto e straordinariamente emotivo, riuscendo a mostrarci la bellezza di certe atmosfere metafisiche ricreate magistralmente attraverso toccanti scene armoniche. Oggi, si è imposto come il re dell'animazione giapponese, quello che viene odiosamente etichettato come il "Walt Disney nipponico". Perché? Perché dobbiamo sempre rifarci a un prototipo americano per indicare e definire un qualsivoglia personaggio cinematografico, anche quando l'unica cosa che questi due artisti hanno in comune è il fatto che disegnino cartoni animati? Ciò che li accomuna è solo ed esclusivamente la fama. Pensateci bene, è come se si descrivesse Sergio Leone come il John Ford italiano. Errato. A parte il genere western che li accomuna, i due hanno stilisticamente poco da spartire!
A differenza di Walt Disney, invece, le storie di Miyazaki si dipanano lentamente fra realtà dell'immagine e metafore, offrendo fenomenali panoramiche sui paesaggi. I suoi personaggi sono rubati al sogno e la fantasia, che ben si sposa con le musiche del grande autore Joe Hirashi, si sbizzarrisce raggiungendo vette di qualità intoccabili per un film d'animazione. Attuale, lontano dalle facili ideologie, antimilitarista, raffinato, melodrammatico e sentimentale, grande intrattenitore di tutti, sociale, anche noi occidentali abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo, di celebrarlo, di applaudirlo e di dedicargli tributi, collocando fra le più grandi personalità dell'animazione del pianeta. Segno di gratitudine per un personaggio che ha la consapevolezza di essere uno dei registi più amati del globo, con attorno e addosso una tale onda di affetto e riconoscenza che a pochi è stata concessa di ricevere.
Le ragioni stanno nella sua semplicità e nella chiarezza delle sue fiabe che sono coinvolgenti, emozionanti struggenti in certi momenti. In esse troviamo tutte le tematiche a lui più care: dai temi naturalistici e ambientalisti, alla critica al progresso senza freni, passando per il pacifismo più tenace e convinto. Ciò che lui racconta colpisce l'emotività e non la razionalità delle persone: è come se il disegno entrasse in circolo, nel cuore e nel cervello dello spettatore, e non andasse mai via, anche a distanza di anni. Le persone sono così portate a identificarsi con una piccola bambina viziata che entra a servizio di una strega dalla testa enorme, con una principessa che protegge la natura, con il più grande ladro del mondo e anche con una streghetta che deve dimostrare che quello è il suo "mestiere" più appropriato. Nei suoi film Miyazaki dà sfogo alla sua creatività e alla sua fantasia, bilanciando il ritmo del film che, a ragion di forza, può essere anche interpretato come un film intimista, a volte anche privo di azione e autobiografico. Il tentativo di adoperare dei disegni semplici e di contrapporre l'uomo alla natura (alla ricerca di un'armonia perduta) ha tracciato veramente una strada nel mondo dell'animazione della Settima Arte, sdoganando quella giapponese in particolare. Di fronte a un film di Miyazaki non siamo mai di fronte a una semplice favola di stampo disneyano. Ci sono valori, magia, crescita, rappresentazioni a volte crudelmente realistiche, ma ricche di filosofia, spiritualità, poesia tipiche del popolo del Sol Levante. Un mondo da sogno.

APPUNTAMENTO FISSATO PER MARTEDI' 10 MAGGIO ORE 19,30 AULA F2 CUBO 18/C DIP. FILOSOFIA UNICAL

VOGLIAMO UN'ALTRA INVASIONE POPOLARE!!!

FILODISOPHIA&LOVE

mercoledì 4 maggio 2011

Appuntamento speciale! Il Filo di Sophia e il Centro Auser di Cosenza presentano: "Peter Sloterdijk:un nuovo approccio alla filosofia?" Venerdì 6 Maggio ore 18:00


Il Filo di Sophia, per la prima volta nella sua storia, sbarca in quel di Cosenza Vecchia, e, non pago del "classico" appuntamento del martedì, eccezionalmente, per questa settimana, raddoppia. Infatti, venerdì 6 maggio, presso la sede dell'Auser Cgil, avremo il piacere di ospitare la presentazione di un volume estremamente interessante, curato da Antonio Lucci, dottorando di ricerca in Filosofia presso l’Università degli Studi ...di Trieste, intitolato "Il limite delle sfere. Saggio su Peter Sloterdijk" (Bulzoni, Roma, 2011). Vediamo come lo stesso Antonio ci introduce al suo testo: Con il libro “Il limite delle sfere” ho voluto introdurre al pubblico italiano la figura di Peter Sloterdijk, uno degli intellettuali tedeschi più importanti al mondo: ricostruire la genesi del suo pensiero, trovandone i fili conduttori, addirittura una sistematicità interna. Ma al di là di questo intento, propriamente ermeneutico e storico-filosofico, l’obbiettivo del mio libro è anche quello di dare gli strumenti teoretici per comprendere quanto Sloterdijk possa rappresentare, in prospettiva, un modello nuovo per una filosofia che voglia uscire dalle ristrettezze accademiche, calandosi in tutti i contesti della vita quotidiana, e facendosi, di nuovo dopo molto, troppo tempo, secondo la lezione hegeliana, «proprio tempo storico appreso tramite concetto».Discuteranno con l'autore Marco Gatto e Armando Canzonieri. Sarà possibile acquistare il libro direttamente in sala. 

Per un profilo di Peter Sloterdijk: http://it.wikipedia.org/wiki/Peter_Sloterdijk  
Per un profilo di Antonio Lucci: http://sdaff.it/partecipanti/profilo/antonio.lucci 

RIBADIAMO LE COORDINATE DELL'APPUNTAMENTO: VENERDI' 6 MAGGIO ORE 18 CENTRO AUSER, VIA MANZONI, QUARTIERE SPIRITO SANTO, COSENZA VECCHIA 
VI ASPETTIAMO NUMEROSI E PARTECIPATIVI IN OCCASIONE DI QUESTO EVENTO SPECIALE! FATECI SENTIRE IL VOSTRO CALORE ANCHE NEL CUORE DI COSENZA!  

FILODISOPHIA&LOVE


domenica 1 maggio 2011

IL FILO DI SOPHIA PRESENTA:"BORN TO BE A WAVE. Racconti sulle agitazioni in mare lontane e vicine alle spiagge." MARTEDI' 3 MAGGIO ORE 19:30





Il Filo di Sophia riabre i battenti dopo la pausa pasquale con un evento speciale dedicato allo stupefacente universo del mare, dall'affascinante movimento delle sue onde alle suggestive esperienze di chi lo vive sulla propria pelle, ogni giorno. La serata sarà curata da Francesco Aristodemo e prevederà inoltre la proiezione del film-documentario "La nostra terra. Praticamente" di Michele D'Ignazio e Lorenzo Aristodemo.
Vediamo come lo stesso Francesco ci introduce al suo seminario, intitolato "BORN TO BE A WAVE. Racconti sulle agitazioni in mare lontane e vicine alle spiagge":

Immaginate semplicemente di rilassarvi, di immergere le vostre stanche membra nell’espressione delle vostre gioie malinconiche. Il mare, enorme riflesso mutante, specchio di infinite ispirazioni, ha rappresentato nei secoli un crogiuolo di emozioni che non lasciano scampo a dileggiamenti del momento, se ne rimane estasiati. Pare una magma informe, un frastuono confusionario di movimenti senza un precisò perché. Lontano e vicino alle spiagge esistono fenomeni della natura che risultano ben codificabili, spesso con un preciso codice genetico. Dal caos si estrapola l’archetipo, dal disordine si passa all’ordine…
L’ingegneria marittima si è sviluppata a metà del 1900 per scopi (ahimè) militari: si potrebbe affermare che gli americani abbiano vinto la Seconda Guerra Mondiale anche perché conoscevano meglio l’entità delle onde, al fine di prevedere al meglio i loro sbarchi con le navi sulle coste europee. Questa disciplina scientifica si occupa dei più importanti fenomeni naturali che avvengono in mare (formazione e propagazione delle onde generate dal vento, maree, correnti, tsunami, trasporto di sedimenti lungo i fondali, ecc.). Al largo (offshore) si studia la genesi delle onde e la loro crescita, così come l’interazione con strutture in mare aperto. Sottocosta (nearshore) l’attenzione dell’ingegnere marittimo è rivolta all’analisi dell’interazione delle onde, quando sembra che stiano per “morire”, con i litorali. Ciò è utile per comprendere le modifiche della morfologia che può assumere nel tempo una spiaggia, in assenza e in presenza di opere di difesa costiera.
Da tanti anni il mare “mangia” le coste con erosioni sempre più forti: ciò può essere ascrivibile, da un lato, all’inasprimento delle condizioni climatiche, ma soprattutto al poco amore dell’uomo, che ci mette del suo ad inquinare il mare o a deteriorare le coste.
Conoscere tecnicamente il mare può essere utile a trovare soluzioni eco-compatibili ed eco-sostenibile che preservino la nostra amata distesa di pipì blu.

A SEGUIRE:

LA NOSTRA TERRA. PRATICAMENTE (2008), 29’
di Michele D’Ignazio e Lorenzo Aristodemo

Un viaggio al sud della Calabria, seguendo il mare, le sue suggestioni, le sue storie. Attraversando i paesi di Bagnara e Scilla, lo stretto di Messina, la città di Reggio e infine il borgo diroccato di Pentedattilo, si ascoltano le voci di chi è nato e vive in quei posti, di chi è partito ed è ritornato; cercando di raccontare quello che è “La Nostra Terra. Praticamente.”
“Praticamente”, perché è un intercalare linguistico che i calabresi ed i siciliani utilizzano spesso, ma anche perché dalle immagini e dalle storie raccolte emerge un sentimento di quotidianità e di praticità. Non si vuole spiegare niente, si vuole semplicemente raccontare. Per dirlo con le parole di Roberto Rossellini: “E’ un tentativo che consiste nello scrivere la storia in forma estremamente semplice, non in quanto storia, ma in quanto partecipazione umana al quotidiano.”

DOPO LA PROIEZIONE DIBATTITO E SOLITO MANGIA&BEVI

Ricordiamo ancora una volta l'appuntamento:
MARTEDI' 3 MAGGIO ORE 19,30 AULA F2 CUBO 18/C DIPARTIMENTO DI FILOSOFIA UNICAL

VI ASPETTIAMO NUMEROSISSIMI!!!

PREPARATEVI AI TUFFI ESTIVI CON IL FILO DI SOPHIA, ANCHE LUI NE SAREBBE CONTENTO:
http://www.youtube.com/watch?v=xWG4Dz3q3EQ